Elettra era un personaggio appartenente alla mitologia greca,
figlia di Agamennone e Clitennestra , la quale avendo scoperto che la madre aveva fatto uccidere il padre dall’amante Egisto, decide di vendicarne la morte costringendo il fratello Oreste ad uccidere la stessa madre.
Secondo Jung “ il complesso di Elettra” rappresenta la versione femminile del complesso di Edipo, tipica situazione in cui la figlia, aspirando al possesso del proprio padre, si pone in competizione con la madre, e con il suo atteggiamento di ribellione e confronto arriverà alla formazione del proprio carattere. Si tratta di dinamiche assolutamente normali e fisiologiche che tutte le figlie attraversano sin dall’età di tre anni : il papà è la figura di riferimento, il primo amore e nel futuro rappresenterà il parametro di confronto per la scelta del partner. Quasi sempre la donna , arrivata in età adulta, cercherà un uomo che abbia le stesse caratteristiche del proprio padre ma se questa tendenza diventa una fissazione, porterà a compiere scelte davvero sbagliate e negative.
Quando il padre è troppo protettivo nei confronti della figlia , automaticamente le trasmetterà la convinzione di avere bisogno di protezione e di non essere in grado di farcela da sola. Da qui la ricerca del famoso principe azzurro, l’uomo in grado di salvarla , riflesso idealizzato del proprio padre; ovviamente il confronto tra il partner e il padre idealizzato risulterà perdente sul nascere, e la donna sarà sempre insoddisfatta poiché alla continua ricerca di un uomo che non esiste. Ecco perché è importante che la figlia superi la fase adolescenziale di innamoramento nei confronti del proprio padre , così da potersi porre in maniera matura e autonoma di fronte alle future relazioni sentimentali, prendendo coscienza del proprio “io”.