L’annegamento è definito dall’OMS, come il processo di alterazione della funzione respiratoria, che si verifica a seguito di immersione parziale o totale in un liquido.
L’annegamento, può essere di due tipologie, secco o umido
Le cause di annegamento, dipendono dall’età della vittima; statisticamente i bambini tendono ad annegare nella vasca da bagno o nella piscina di un vicino di casa, mentre gli adolescenti e i giovani adulti tendono ad annegare in mare, laghi o fiumi.
Altri fattori che influiscono sull’annegamento sono:
assunzione di alcol, traumi fisici, emergenze mediche e altro ancora.
Solitamente, durante l’annegamento, le vittime spendono la maggior parte delle loro energie nel cercare di mantenersi a gala o di mantenere la testa sopra il livello dell’acqua, che se va a contatto con le corde vocali provoca degli spasmi alla laringe, che impediscono alla vittima di chiedere aiuto.
I trattamenti, variano in base allo stato della vittima, se è vigile e se respira. Se la vittima ha rischiato di annegare a causa di un evento traumatico, come un tuffo, bisognerà mantenere il collo immobilizzato, evitare danni alla colonna vertebrale; se non respira bisognerà praticare le manovre di rianimazione cardio-polmonare.
Le vittime di annegamento che arrivano al pronto soccorso, coscienti tendono a riprendersi molto presto.