Negli ultimi 50 anni, con l’affermazione della parità tra genere maschile e genere femminile, la donna si è emancipata, ha diritto al voto, prende parte alla politica, lavora fuori casa, si cimenta in lavori di ristrutturazione casalinga, si occupa di giardinaggio, alleva i figli, accudisce il marito, aiuta i genitori anziani, ha un cagnolino da seguire e magari è anche impegnata come catechista presso la parrocchia.
Ma come è possibile che una donna sola riesca a fare tutte queste cose senza l’aiuto di nessuno e contemporaneamente? La donna è per natura un” essere” capace di caricarsi di innumerevoli compiti , forse perché proviene dalla cultura del sacrificio femminile, della sofferenza ,della voglia di riscatto da una società altamente maschilista che ancora oggi, la perseguita con tantissimi luoghi comuni e stupide ideologie sessiste; la donna ha bisogno di dimostrare a se stessa e agli altri che è in grado di svolgere non soltanto i lavori più propriamente femminili, ma anche lavori che prima venivano considerati solo “maschili”. Ovviamente tutto questo genera un altissimo livello di stress ( tra i 30 e i 40 anni) che in alcuni casi può provocare ansia e depressione. Come fare per riuscire a conciliare tutte le responsabilità che gravitano sulle nostre spalle senza crollare? E’ possibile?
Si, è possibile, rallentando appena un attimino prima del tracollo: delegando qualche mansione, concedendosi un weekend di relax due volte al mese, dedicandosi di tanto in tanto a qualche hobby che ci fa stare bene, imparando a rilassarsi!
Insomma, il progresso e l’emancipazione hanno portato la donna a competere con l’universo maschile, dimostrando di essere perfettamente all’altezza dei sui nuovi compiti ( un’autentica wonderwoman) ; quello che non si è riusciti ad ottenere, invece, è il modo di trasferire ad altri quelle responsabilità tipicamente femminili, ragion per cui la donna può essere considerata indubbiamente una figura al di sopra del comune e assolutamente degna di lode!
